Description
TAFSIR AL JALALAYN
Esegèsi coranica, commentario coranico dei due Jalal composto prima di Jalal ad-Din al-Mahalli nel 1459 e poi completato dal suo allievo Jalal ad-Din al-Suyuti nel 1505. E’ uno dei commentari coranici più importanti e considerati nel campo degli studi islamici.
Esistono traduzioni in diverse lingue del Tafsir al Jalaleyn, ed è la prima volta che un’opera in arabo di tali dimensioni e tale rilevanza viene tradotta in lingua italiana. Infatti, nel nostro lavoro, ci siamo basati sull’originale in arabo da cui abbiamo tradotto direttamente in italiano, confrontandoci con la versione in inglese di Feras Hamza e quella in francese, ma non sempre convergendo con esse. Per il testo coranico ci siamo basati sulla traduzione italiana di Hamza Roberto Piccardo, anche qui non sempre, sostituendola con una nostra traduzione dove appariva più opportuno. Nonostante le numerose revisioni, data la mole del lavoro, è possibile che si trovino ancora delle inesattezze: l’opera è aperta perciò a contributi successivi che anzi ci auguriamo.
Prefazione
Questo classico intitolato “Al Jalayan“, cioè i due Jalal (rispetto ai suoi due autori: “Jalal Ad-din Al-Mahalli” e “Jalal Ad-din Al-Suyuti “), rappresenta una delle esegesi di grande utilità nelle biblioteche delle famiglie musulmane.
Molto diffuso tra i musulmani di generazione in generazione, per le sue brevi frasi e per la chiarezza del suo stile lontano da ogni complessità ed ambiguità.
Quest ‘esegesi ha una storia articolata che inizia con I ‘Iman Jalal Ad-din Al-Mahali, uno degli eminenti scienziati del VIII secolo. Egli iniziò quest ‘opera a partire dalla seconda parte del Corano, cioè dalla Sura “Al Kahf” (La Caverna), alla Sura “An-nass” (La Gente), e morì subito dopo aver finito Sura “Al Fatiha ” (L ‘Aprente). L ‘Imam Jalal Ad-din Al-Suyuti riprese dopo di lui, nel IX secolo, il nobile impegno dell ‘interpretazione della prima parte del Corano partendo dalla Sura “Al Baqara ” (La Giovenca) fino alla fine della Sura “Al Issra ” (Il Viaggio Notturno), completando così l’opera che fu iniziata dal suo predecessore, che Dio abbia misericordia di loro due.
Nonostante la diversità delle due mani e dei due personaggi, il lettore di questo libro, non trova differenze percettibili fra il lavoro dei due sapienti sia nella forma che nella sostanza.
Inoltre, quest ‘interpretazione è molto breve e concisa, probabilmente questo è il motivo per cui l’opera risulta appetibile e popolare, per non parlare del suo stile semplice, chiaro e facile.
La metodologia utilizzata degli autori di quest’opera per i significati dei versetti coranici, si basa sulla scelta delle opinioni più note, corrette e giuste, allontanandosi dalle letture e dalle interpretazioni anomale ed insoddisfacenti.
Molti studiosi hanno scritto commenti, note e saggi partendo da questo testo data la sua importanza fra tanti altri simili.
Nonostante le critiche che ha avuto, questo libro ha mantenuto la sua posizione nella biblioteca islamica, insieme ad altre importanti opere di interpretazione, ed è considerato un riferimento per la comprensione del libro sacro, in particolare per quelli che non hanno tempo a sufficienza per [..]
Premessa
Commentario coranico dei due Jalal composto prima di Jalal ad-Din al-Mahalli nel 1459 e poi completato dal suo allievo Jalal ad-Din al-Suyuti nel 1505. È uno dei commentari coranici più importanti e considerati nel campo degli studi islamici.
Esistono traduzioni in diversi lingue del Tafsir al Jalaleyn, ed è la prima volta che un’opera in arabo di tali dimensioni e tale rilevanza viene tradotta in lingua italiana. Infatti, nel nostro lavoro, ci siamo basati sull’originale in arabo da cui abbiamo tradotto direttamente in italiano, confrontandoci con la versione in inglese di Feras Hamza e quella in francese, ma non sempre
convergendo con esse. Per il testo coranico ci siamo basati sulla traduzione italiana di Hamza Roberto Piccardo, anche qui non sempre, sostituendola con una nostra traduzione dove appariva più opportuno. Nonostante le numerose revisioni, data la mole del lavoro, è possibile che si trovino ancora delle inesattezze: l’opera è aperta perciò a contributi successivi che anzi ci auguriamo.
Auguriamo buono studio e buona lettura a chi si cimenterà con questo lavoro.
Dott. Paolo Gonzaga
Il traduttore
Al Fatiha
Traduzione in inglese dell’opera: link
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