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Scienze del Hadith

بسم الله الرحمن الرحيم
الحمد لله وصلى الله وسلم على نبينا محمد وعلى آله وصحبه ومن والاه
INTRODUZIONE (prima parte)
QUADRO GENERALE
Le scienze (al plurale e al singolare) del Hadīth sono un insieme di discipline (65 secondo alcuni) e regole atte a conservare, trasmettere e soprattutto studiare gli “Ahādīth”, plurale di Hadīth, da un punto di vista critico con l’obbiettivo di riconoscere quali Ahādīth accettare e quali rigettare (da rigettare per esempio quelli falsamente attribuiti al Profeta صلى الله عليه وسلم o quelli il cui contenuto è aboliti dal Profeta stesso صلى الله عليه وسلم o per altri motivi).
Le scienze del Hadīth si dividono in due categorie principali:
1) Scienze della “trasmissione” degli Ahādīth – “Riwāyah”- atte ad acquisire e trasmettere gli Ahādīth.
2) Scienze della “comprensione” degli Ahādīth – “Dirāyah“ – atte a studiare le catene di trasmissione e i testi degli Ahādīth.
“Hadīth” linguisticamente deriva da hādith che è il contrario di qadīm “eterno”, in contrapposizione al Qur’an che è Verbo Divino Eterno e increato, mentre il significato specifico di “Hadīth” è:
tutto ciò che viene attribuito al nostro nobile Profeta Muhammad
صلى الله عليه وسلم
quindi:
1) Parole,
2) Azioni,
3) Approvazioni tacite,
4-5) Caratteristiche fisiche e morali.
La reale conoscenza di questi fatti riguardanti il Profeta
صلى الله عليه وسلم
può avvenire soltanto in due modi (tertium non datur):
1) Incontrando direttamente il Profeta stesso صلى الله عليه وسلم mentre è in vita: ciò non è più possibile dall’anno 11 hijri.
2) Per tramite di intermediari (persone) tra noi e il Profeta صلى الله عليه وسلم .
Questi intermediari sono le persone (i trasmettitori) che formano la “catena di trasmissione” (chiamata “isnād” o “sanad”, plurale: asānīd) tramite la quale ci è giunta l’informazione riguardante il Profeta صلى الله عليه وسلم .
Trattandosi di Rivelazione Divina ed essendo le catene di trasmissione formate da esseri umani fallibili è necessario che vengano studiate dettagliatamente secondo un sofisticato e rigidissimo “metodo scientifico” messo a punto dagli esperti di questo settore a partire dagli stessi Compagni del Profeta صلى الله عليه وسلم .
Queste discipline sono nate per distinguere il vero dal falso tra ciò che viene attribuito al Profeta صلى الله عليه وآله وسلم per tramite delle catene di trasmissione (ad esclusione del Qur’an che è oggetto di studio di altre discipline), l’importanza di questa scienza è data dall’importanza della Rivelazione Divina.
Infatti la Rivelazione Divina comprende, oltre che il Qur’an, anche ciò che ci ha trasmesso il Messaggero e Inviato di Allah
صلى الله عليه وسلم
unica “porta di accesso infallibile” alla Rivelazione.
Disse il Profeta صلى الله عليه وسلم :
“…Invero mi è stato dato il Qur’an e [una Rivelazione] equivalente ad esso …” – cioè con identico valore “legislativo”.
( riportato da Ahmad: 17174, Abu Dawud: 4604, “con catena Sahih” sh. Shu’ayb Arna’ut).
Quindi il fine di questa scienza è poter dare un giudizio di “ammissibilità” o “inammissibilità” agli Ahādīth dopo averli classificati sulla base di diversi parametri di affidabilità.
L’ammissibilità del Hadīth può essere data per esempio dal grande numero di catene di trasmissione oppure dalla continuità della catena di trasmissione insieme all’affidabilità morale dei trasmettitori, alla loro precisione, memoria, lucidità mentale ecc…
Invece l’inammissibilità di una catena di trasmissione è data da svariati fattori che possono essere ricondotti a due punti:
1) La non continuità della catena, cioè la mancanza di uno o più “anelli” nella catena di trasmettitori.
2) Presenza di uno o più “anelli” inaffidabili all’interno della catena di trasmettitori (uno o più trasmettitori bugiardi, moralmente inaffidabili, smemorati ecc…) .
Le “problematiche” del Hadīth non sempre sono “evidenti” a tutti gli esperti del settore (i Muhaddithin): a volte sono difetti sottili e “nascosti”.
Ed è qui che entrano in gioco i “Giganti” di questo settore (come Bukhari, Muslim, Tirmithi, Daraqutni…) che riescono a riconoscere i difetti di trasmissione più nascosti anche laddove tutti i parametri di affidabilità sono (apparentemente) rispettati, poiché anche il trasmettitore più affidabile può sbagliare “ogni tanto” (non è un Profeta nè un Angelo).
“Sbagliare ogni tanto” rispetto ai trasmettitori di elevata affidabilità, come Ishaq ibn Rāhōyah m.238 h. (sheykh dei due Imam Bukhari e Muslim), può significare per esempio:
2 errori su 70.000 Ahādīth trasmessi totalmente a memoria come riferisce l’Imam Adh-Dhahabi (quindi un’affidabilità del 99,997 % ) .
Questo da un punto di vista dei Muhaddithin, mentre alcuni Fuqaha’ e Usuliyyin possono avere criteri di “ammissibilità” del Hadith differenti, così come gli storici e gli esperti di Sira hanno criteri differenti (e meno rigidi, perchè il loro campo non lo richiede)
uno studente di scienze islamiche
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